Assalto riuscito alla Tour Eiffel: il Bayern Monaco batte il PSG al Parco dei Principi per 1-0, ancora con l’ex Coman, già mattatore nella finale 2020 a Lisbona; i bavaresi riaccendono gli incubi dei parigini, che si svegliano troppo tardi, solo con l’ingresso di Mbappè verso il 60′.
Psg: così non VAR
Male la squadra di Galtier, contestata sin dal riscaldamento dalla propria Curva, quando vari esponenti del tifo organizzato hanno disertato tutta la fase pre-match, lasciando un ‘buco’ sugli spalti della casa dei Campioni di Francia.
L’inizio è tutt’altro che ben augurante per i tifosi che assistono alla sostanziale asfalta sul piano tecnico dei bavaresi, tanti fischi e PSG in bambola. Minimo barlume di speranza con l’ingresso di Mbappé che come al solito non si riserva dal dare spettacolo, ma la VAR rovina i suoi piani annullando il gol del momentaneo pareggio. Come sempre immaginato, l’impressione è che la soluzione possa arrivare sempre e solo dal singolo più che dal gruppo che all’apparenza sembra assente.
Bayern, dove vuoi arrivare?
L’unico rimpianto, probabilmente, per la squadra di Nagelsmann è quello di non aver siglato il meritato gol del 2-0: il gap è ampio, tanto che i padroni di casa hanno addirittura rischiato di non avvicinarsi dalle parti di Sommer; leggenda narra che uno steward abbia pure chiesto il biglietto all’ex portiere del Borussia Moenchegladbach.
A questo punto, è difficile non indicare proprio i tedeschi come favoriti per la vittoria della Champions: nell’ordine i ‘Die Roten’ hanno battuto Inter, Barcellona e PSG, non tre squadre banali, quasi in scioltezza e sempre con clean sheets, vincendo a San Siro, al Camp Nou e al Parco dei Principi, dimostrando sempre una superiorità a tratti netta.
Ovviamente, ora il Bayern Monaco dovrà continuare a lavorare, per mantenere il vantaggio meritatamente ottenuto, nella sfida del prossimo 8 marzo, quando Galtier dovrebbe recuperare Mbappè per giocarsi il futuro ad armi pari.
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