Michael Jordan e il Profeta, uno volava a canestro e l’altro faceva capriole a ogni gol. Due uomini che hanno fatto del senso di libertà la chiave per una vita ricca di successi ed emozioni, ed è proprio seguendo costantemente le massime di Mj in tutto l’arco della propria carriera che Hernanes ha deciso di riproporre all’interista Lautaro alcune delle parole più importanti mai pronunciate dal campione di basket, per superare questo momento di crisi che va avanti ormai da più di 7 partite e che sta esponendo l’attaccante argentino di Inzaghi ad una sorta di perdita di tutte quelle certezze che hanno caratterizzato una buona prima parte di stagione: “E’ un giocatore forte. Questo momento passerà ma, come insegnava Jordan, gli consiglio di ripartire dalle cose più semplici. Un concetto tanto breve quanto utile al Profeta per esprimere tutto il suo talento, malgrado non sia mai riuscito a raggiungere le stesse vette di uno dei suoi idoli sportivi e di vita. Un consiglio che lo stesso Hernanes, stando a quanto dichiarato nell’intervista ai microfoni di www.marcobarzaghi.com, lo ha accompagnato nell’esperienza in Europa con Lazio, Inter e Juventus ma che continua a farlo ancora oggi che è tornato in Brasile dopo la parantesi in Cina: “Quell’avventura mi ha arricchito come calciatore, ma soprattutto come uomo. Era una cultura che mi affascinava e che volevo conoscere più da vicino. Poi ho colto al volo l’occasione di tornare a casa mia, in Brasile, dove prima di indossare la maglia del Recife sono riuscito a vincere un campionato con il San Paolo. Tanta grinta e motivazione di un uomo, prima che di un calciatore, che all’età di 35 anni ci ha confermato di avere ancora voglia di dimostrare e di non voler ancora parlare di ritiro. Al momento infatti, gli unici argomenti che ha davvero piacere di toccare sono l’imprevedibile lotta Scudetto che ha voluto descrivere così: “Solo quando sono tornato ad inizio gennaio in Italia ho ripreso la visione del campionato ed ero certo che l’Inter avrebbe vinto nuovamente il titolo, dopo gli ultimi risultati e soprattutto dopo la loro sconfitta nel derby ammetto di assistere alla riapertura di un torneo che andrà però a chiudersi comunque con la vittoria dell’Inter. Nonostante il momento buio delle tre podiste Milan, Inter e Napoli ed un mercato di riparazione praticamente storico, non ci sarebbe chance alcuna per la Juventus di recuperare strada. Ma il “Profeta” ammette di essere divertito dalla bella lotta che si sta giocando nelle zone Europa e Conference League dove l’attenzione è soprattutto e inevitabilmente per la sua Lazio: “Mi dispiace che non stia vivendo il suo momento migliore, ma c’è da riconoscere che con l’arrivo di un allenatore moderno come Sarri ci si sia trovati di fronte ad una vera e propria transizione. Chi è il mio preferito? Luis Alberto, credo che oltre a Nestor del San Paolo possano essere gli unici miei eredi”. Tra un sorriso ed un ricordo si arriva così a parlare di futuro, periodo che il brasiliano vuole esentare da qualsiasi tipo di limite anche e soprattutto perché non sembra affatto aver considerato l’idea di ritirarsi dal calcio giocato. Nel frattempo ci racconta della sua nuova esperienza nel mondo della ristorazione, della storia della sua “Ca’ del Profeta: un’esperienza sensoriale Made in Italy volta all’unione dei colori della terra Monferrina, dei sapori del Piemonte alla passione per il vino condita da qualche sfumatura brasiliana. Ed è lì che quasi sicuramente assisterà alle partite dell’attesissimo Mondiale di Qatar 2022, magari mentre esulterà per la vittoria del suo Brasile festeggiando con un vino dedicato proprio a quel Michael Jordan che tanto ha significato per lui.