Hakimi come Lukaku? Sicuramente è un sogno ma spesso il mercato supera la stessa immaginazione. Quel “Forza Inter sempre” urlato in diretta su Instagram dopo il rigore che ha cancellato la Spagna dal mondiale, dimenticando anche solo per un attimo il Paris-Saint-Germain, ha riacceso nei tifosi interisti l’illusione di un ritorno a Milano.

Hakimi-bis?

Hakimi è andato avanti, non avrebbe mai voluto lasciare Milano ma per i nerazzurri era un’opportunità troppo importante. Non si discute che oggi l’esterno marocchino sia al centro del progetto parigino e che il suo valore, a differenza di quello di Lukaku, che poi ha contribuito al ritorno, sia costantemente in rialzo. Maggiore ostacolo in un intreccio che lo vedrebbe completamente favorevole al percorso inverso, cioè quello che lo porterebbe a rindossare la maglia nerazzurra. Se potessi, tornerei all’Inter“, una confessione pesante come un macigno e della quale soprattutto Lautaro si è fatto mediatore.

La realtà però è un’altra. L’Inter non ha la forza, soprattutto economica, di battere un colpo del genere senza condizioni particolarmente favorevoli. Anche per questo fu costretto a lasciarlo partire in direzione Parigi, aprendo anche in lui una ferita ancora troppo grande. L’illusione del popolo interista è quella di un’operazione stile Lukaku-bis e quindi di un prestito dal costo contenuto, magari contando proprio sulla volontà più volte ribadita proprio dal giocatore. L’Inter aspetta, gli interisti sognano e chissà che magari sia Hakimi a sperare di poter presto riabbracciare chi non l’ha mai dimenticato.