Il conflitto tra Russia ed Ucraina continua a disturbare i sonni di tutte le persone che lottano costantemente per la loro vita, per proteggere la loro terra e per tutto ciò che ora conta più che mai.
Uno scenario che difficilmente si poteva immaginare, forse vedere solo nelle migliori pellicole di Hollywood, e invece eccoci qui.
L’attenzione è indubbiamente rivolta alla sorte di due popoli che vivono nel dubbio, nella paura, nella sete di potere che rende tutto così effimero.
Cosa possiamo fare per aiutare e quali sono le ragioni alla base di questa barbarie? Sono solo alcune delle domande che continuiamo a porci quotidianamente.
Per rispondere possiamo affidarci alla nobile scelta di Matteo Ribera, giovane Pro FIFA player per il Cagliari Esports che ha deciso di dedicare le sue live su Twitch alla questione ucraina.
“Quando giovedì è iniziato il conflitto, ero già in live pronto a seguire la mia classica schedule che prevedeva come primo punto l’apertura dei premi su FIFA. Erano le 6 di mattina ed i ragazzi mi hanno subito avvisato di quello che stava accadendo in Ucraina, non potevo che spostare l’attenzione su tutto ciò con un servizio che fosse d’informazione per la mia community“.
E’ così ha spiegato come ha deciso di iniziare questa nuova avventura.
Twitch è una piattaforma interamente dedicata alle dirette e particolarmente animata da un pubblico giovane, fattore importante che porta a non sottovalutare i rischi e le responsabilità nel trattare certi temi con un pubblico che magari può non rendersi conto di ciò che succede.
–“Ho una community molto ampia, ma la maggior parte dei ragazzi che mi seguono rientra nella fascia d’età 18/35. Ovviamente ci sono anche ragazzi più piccoli e trattare un tema cosi delicato non è semplice, per questo cerco sempre di raccontare i fatti affidandomi esclusivamente a fonti verificate evitando di avventurarmi in giudizi personali che lasciano il tempo che trovano. E’ vero che sono da poco laureato in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali, quindi so di cosa stiamo parlando e come farlo ma sono sempre aperto al dialogo, soprattutto con chi ne sa molto più di me”– Aggiunge.
La necessità di prendersi la responsabilità di raccontare qualcosa di importante, anche quando questo potrebbe comportare un calo di spettatori è alla base della sua idea: “Il mio canale è da sempre un modo di regalarmi a chi mi segue, per questo mi piace spaziare da quella che è la mia professione da gamer a temi più attuali. Gestisco tutto da solo, ovviamente cercando di rendere il più piacevole possibile la permanenza su RiberaRibell“.

Vorresti aiutare ma non sapresti come o a chi rivolgerti?
La soluzione è la sua diretta su Twitch, una raccolta fondi già sperimentati nella prima quarantena con ottimi risultati, e riproposta oggi con gli stessi obiettivi.
“Per questo Twitch è fenomenale, perché permette anche a chi non può donare di partecipare alla diretta e contribuire guardando gli adv del canale, altro modo importante per contribuire al ricavato che poi andrà devoluto in beneficenza”.
Un mondo con tanti scheletri nell’armadio, che quotidianamente si ritrova sommerso di critiche ma che ancora una volta sta dimostrando la sua importanza in un periodo in cui la disinformazione regna sovrana.
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