Finale amarissima per i nerazzurri, che escono dall’Allianz Arena di Monaco con una sconfitta pesantissima contro il Paris Saint-Germain. Il 5-0 finale sancisce la disfatta degli uomini di Inzaghi. Un match che si preannunciava equilibrato si è trasformato in un monologo parigino, con l’Inter incapace di reagire al pressing asfissiante e alla qualità tecnica dei francesi. I gol di Hakimi, Doué (doppietta), Kvaratskhelia e Mayulu hanno evidenziato la superiorità del PSG, guidato da un Luis Enrique magistrale nel preparare la partita. I nerazzurri, apparsi stanchi e privi di idee, hanno subito una delle disfatte più pesanti nella storia delle finali di Champions, un risultato che brucia dopo un cammino europeo esaltante.
Finale amarissima per i nerazzurri: un primo tempo da incubo

Finale amarissima per i nerazzurri, già sotto di due gol nei primi 20 minuti di gioco. L’ex interista Achraf Hakimi ha aperto le marcature al 12’, sfruttando un’azione orchestrata da Kvaratskhelia e Doué, con quest’ultimo che ha raddoppiato al 20’ grazie a una deviazione sfortunata di Dimarco. La squadra di Inzaghi, nonostante le aspettative dopo l’epica vittoria contro il Barcellona in semifinale, non è mai entrata in partita. Il PSG ha dominato con una pressione feroce e un gioco fluido, mettendo in evidenza le difficoltà dell’Inter nel costruire gioco e nel contenere la velocità degli avversari. Le poche occasioni create, come i colpi di testa di Acerbi e Thuram, non hanno impensierito un Donnarumma in grande forma, che ha blindato la porta parigina.
Un PSG stellare annichilisce l’Inter
Il Paris Saint-Germain ha dimostrato di essere una squadra completa, guidata dalla visione tattica di Luis Enrique. La giovane rosa francese, con un’età media di 24 anni, ha sovrastato i nerazzurri in ogni reparto, sfruttando al meglio le qualità di giocatori come Dembélé, Kvaratskhelia e Vitinha. Il terzo gol di Doué al 63’ e il quarto di Kvaratskhelia al 73’ hanno chiuso ogni speranza di rimonta, mentre la rete di Mayulu all’87’ ha sigillato una vittoria storica, la prima Champions League per il PSG. La squadra parigina ha completato il triplete, coronando una stagione perfetta. L’Inter, invece, non è riuscita a replicare l’orgoglio mostrato contro Bayern e Barcellona, apparendo irriconoscibile e incapace di rispondere al ritmo e alla tecnica degli avversari.
Delusione e riflessioni per il futuro nerazzurro

La sconfitta di Monaco rappresenta un duro colpo per l’Inter, che sperava di riscattare la finale persa nel 2023 a Istanbul e di regalare una gioia ai tifosi, accorsi in massa con oltre 51mila presenze a San Siro per seguire la partita sui maxischermi. La prestazione opaca di uomini chiave come Calhanoglu e Lautaro Martinez, unita alla stanchezza mentale e fisica della squadra, ha evidenziato i limiti di un gruppo che, nonostante l’esperienza, non ha retto l’urto di un PSG in serata di grazia. Ora, per Simone Inzaghi e i suoi, è tempo di analizzare gli errori e guardare avanti, con l’obiettivo di ricostruire una squadra competitiva per il futuro. La delusione è cocente, ma il cammino europeo dell’Inter resta un segnale di forza, con la consapevolezza che serve un ulteriore passo per competere con i migliori in Europa.
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