Stadio di MilanoStadio di Milano

Dopo circa quaranta giorni e ben dieci incontri tenutisi presso Palazzo Marino, di cui cinque dedicati agli interventi dei cittadini e i rimanenti destinati ad approfondimenti con esperti di vari settori, si sono conclusi i lavori del dibattito pubblico, organizzato dal Comune di Milano, congiuntamente alla c.d. Commissione nazionale per il Dibattito pubblico, al fine di permettere ai cittadini di esprimere la propria opinione in merito alla costruzione di un nuovo “Stadio di Milano” e il conseguente abbattimento del caro e maestoso Giuseppe Meazza.

L’istituto del dibattito pubblico, va ricordato, è stato introdotto con il d.P.C.M. 76/2018 che, modificando l’art. 22 d.lgs. 50/2016 (c.d. Codice dei contratti pubblici), ha previsto un ulteriore strumento per garantire e attuare il principio di trasparenza amministrativa con riferimento ad alcuni ambiti riguardanti il governo del territorio, come, ad esempio, le infrastrutture ad uso sportivo.

Nuovo “Stadio di Milano”, gli incontri e le tappe successive

Da quanto è emerso dai presenti e dagli addetti ai lavori, gli incontri deputati al dibattito pubblico relativo al nuovo stadio di Milano hanno riscontrato un discreto successo fra i cittadini.

Infatti, soprattutto a quelli dedicati alla discussione, si è registrato un considerevole numero di partecipanti, fra presenti e collegati da remoto. Infatti, i canali di comunicazione al tal fine predisposti sono stati molteplici, andando dal sito web, ove poter esprimere suggerimenti o critiche, a contatti telefonici, oltre che, ovviamente, alla partecipazione in viva voce al dibattito, comunque coordinato dal dottor Pillon.

All’esito del dibattito pubblico, secondo gli esperti le future tappe, qualora non si dovessero registrare imprevisti e intoppi. dovrebbero essere le seguenti.

Anzitutto, sarà necessario l’ottenimento di una nuova approvazione comunale, che aprirebbe la strada all’effettiva predisposizione del (definitivo) progetto esecutiva, programmata per il 2023.

L’inizio dei lavori di costruzione del nuovo impianto, invece, sarebbe fissato nell’anno 2024, per poi puntare all’inaugurazione del nuovo stadio meneghino nel biennio 2027/28 (quindi post Olimpiadi), con conseguente, doloroso, abbattimento del Meazza.

Polemiche e critiche

Nonostante il successo del dibattito pubblico “Stadio di Milano”, non sono mancate polemiche e critiche che hanno coinvolto la Giunta comunale o vari esponenti politici.

Dal canto suo, il sindaco Beppe Sala ha voluto sottolineare l’impegno e la dedizione profusi dal Comune, e dagli addetti, nel coordinare tale strumento altamente democratico, precisando che:

mi pare che ci sia una gran voglia di polemica, certo che se qualcuno si mettessi ogni tanto nei nostri panni [in quelli dei governanti, n.d.s.], e capisse anche un po’ la fatica di dover gestire tutti questi processi… ripeto lo stadio non è l’unico problema di Milano. La mia verità è che il dibattito pubblico è un obbligo in carico al Comune, noi abbiamo fatto quello che dovevamo fare, ossia attivare il dibattito e scegliere un coordinatore

(fonte: “Calcio e Finanza”).

Altra polemica che, in queste ore, ha investito il presente dibattito pubblico riguarda la location in cui si è tenuto l’appuntamento conclusivo.

Infatti, alcuni esponenti politici hanno fatto notare come Andrea Pillon abbia esposto la relazione finale nella Sala Brigida di Palazzo Marino, contenente appena 49 posti a sedere, riservati di fatto a giornalisti e addetti ai lavori.

Tale scelta ha finito, di fatto, per escludere, o quantomeno limitare, la presenza del pubblico, in netto contrasto con il fine spiccatamente democratico del dibattito.

Tuttavia, i cittadini hanno potuto seguire la diretta sui diversi canali social.

La relazione conclusiva del dibattito pubblico “Stadio di Milano”

Come previsto, il dibattito pubblico riguardante il progetto sul nuovo stadio milanese si è concluso con la presentazione, da parte del coordinatore Pillon, della relativa relazione conclusiva, resa pubblica oggi, 18 novembre 2022, alle ore 12.00. oltre al dottor Pillon, erano presenti l’assessore Gaia Romani e la dottoressa Francesca Fazio.

Anzitutto, ha preso parola l’esponente della Giunta milanese, ripercorrendo le varie e molteplici tappe che hanno portato al dibattito pubblico, partendo dalla proposta di costruzione di un nuovo stadio avanzata, nel 2019, da Inter e Milan.

Gaia Romani ha, inoltre, sottolineato l’impegno del Comune di Milano in questo dibattito, uno fra i più “sentiti” e partecipati anche da un pubblico giovane, nel quale si sono affrontate diverse questioni riguardanti anche la demolizione dello storico Meazza.

La dottoressa Fazio, invece, ha posto l’accento sui numeri del dibattito. In particolare, sommando i dieci incontri effettuati, si sono registrati 3.066 presenze e 49 quaderni degli attori presentati; inoltre, sono stati registrati ben 148 interventi, di cui circa la metà da parte del pubblico, e 457 domande raccolte.

Inoltre, Francesca Fazio ha sottolineato l’importanza del principio di accessibilità che ha dominato i lavori e dei social network, attraverso i quali si è potuto raggiungere una vastissima gamma di utenti.

La relazione del coordinatore Andrea Pillon

Da ultimo, Andrea Pillon, ripercorrendo la relazione oramai resa pubblica, ha confermato la condivisione della volontà dei due club di giocare in uno stadio moderno, anche alla luce delle problematiche e arretratezze riscontrate nella zona di San Siro.

Ha, altresì, evidenziato come nel dibattito siano emerse diverse opinioni circa l’abbattimento o il mantenimento, e quindi la ristrutturazione del Meazza.

In particolare, sono state discusse le proposte di ristrutturazione di Riccardo Aceti e Stefano Magistretti, aventi in comune l’idea di svolgere i lavori di rifacimento senza perciò sospendere l’esercizio delle manifestazioni sportive.

Tuttavia, le due squadre coinvolte si sono rivelate ferme sulla loro volontà di rifiutare qualsiasi proposta di riammodernamento dell’attuale stadio, essendo intransigenti sulla necessità di costruirne uno nuovo, nonostante la conseguente riduzione della capienza e, quindi, l’innalzamento dei prezzi dei biglietti. Tema caro, questo, ai cittadini, oltre ovviamente a quello della sicurezza, uno dei pilastri fondamentali di tutti i progetti discussi.

Infine, il dottor Pillon ha sottolineato l’importanza per gli abitanti di Milano della c.d. Cittadella dello Sport, progetto molto ambizioso e desiderato dalla maggioranza Ora, la palla tornerà di nuovo al Comune di Milano e alla Commissione nazionale per il Dibatti pubblico, il quale dovrà presenta apposito dossier conclusivo entro 60 giorni.