Sembrava destinato ad essere il sacrificato dell’estate nerazzurra, invece Denzel Dumfries è rimasto a Milano e ha deciso la prima giornata di campionato al 95′, aiutando l’Inter a superare il Lecce di Baroni. Un gol “di rapina” in mischia da attaccante consumato, esteticamente non meraviglioso, ma fondamentale per il tre punti. Nella rete finale si può scovare una chiave di lettura dell’Inter di questa stagione, una squadra magari meno bella da vedere rispetto a quella dell’anno passato, ma più concreta e determinata a non lasciare per strada punti importanti. L’olandese, entrato in campo al 67′ al posto di Darmian, ha permesso di cambiare marcia alla squadra che, grazie al suo ingresso, ha trovato più spinta sul lato destro del campo. Un gol, un palo e tante occasioni create che hanno messo in crisi la retroguardia salentina e dato ritmo agli attacchi interisti.

Fa sorridere pensare che questo esordio di campionato Dumfries avrebbe potuto viverlo a Londra con la maglia del Chelsea, squadra che aveva individuato nel numero 2 interista il giusto rinforzo per la fascia destra. Ci hanno provato con insistenza i Blues a portarlo in Inghilterra, senza però mai trovare la giusta formula per convincere l’Inter a farlo partire. Ora, come dichiarato da Inzaghi, il mercato in uscita dell’Inter è chiuso e Dumfries è pronto a vivere la sua seconda stagione italiana sempre più da protagonista.

Nella conferenza della vigilia e nelle interviste post gara, le parole di Inzaghi non hanno lasciato spazio ad interpretazioni. All’Inter serve un centrale di difesa per sostituire numericamente Ranocchia e per avere delle alternative nella retroguardia. I nomi sono quelli di Akanji del Borussia Dortmund, Todibo del Nizza e Acerbi, quest’ultimo già allenato da Inzaghi ai tempi della Lazio. Vedremo se sarà uno di loro il rinforzo giusto per i nerazzurri o se negli ultimi giorni di mercato Marotta e Ausilio troveranno altre soluzioni per affidare a Inzaghi una squadra completa in ogni reparto.