Domare le avversarie come un matador nell’arena, l’Inter pensa al nuovo Cavani Darwin Nunez per curare la fame di gol con chi la fame l’ha conosciuta, patita e affrontata. Il desiderio nerazzurro di gonfiare la rete è così forte da sfondare qualsiasi confine e fare capolino fino in Portogallo, a Lisbona, per bussare sulla spalla di chi sta sorprendendo il mondo.

1 metro e 87 di furore, “garra” e senso del gol, è così che l’eroe di Artigas ha fatto brillare gli occhi a Marotta e company. Capello lungo e libero di armonizzare le sterzate decisive nei gol del suo Benfica: 27 reti e 3 assist in 34 partite. Numeri da record utili a far ombra anche su Lukaku, il più indimenticabile tra gli indimenticabili degli ultimi anni, ma sempre accostato e desiderato dall’ambiente Inter. Intanto Dybala piange e saluta la sua Juventus.
Storie di grandi amori, di alcuni che fanno giri immensi e poi ritornano o di altri che invece sono pronti per sbocciare. Nunez, in tal senso, è un fiore appena sbocciato in un prato più che fiorito e il fratello Junior lo sapeva sin dal giorno 0: “Tu sei più piccolo ma più forte, io starò a casa con mamma (malata, ndr)”, gli disse quando quel bambino che tanto pativa la fame iniziava la sua corrida tra le povere e fangose strade di Artigas.