L’Inter riparte da Chivu. Arriva l’annuncio ufficiale del club nerazzurro, dopo la notizia della risoluzione del suo contratto con il Parma.
FC Internazionale Milano dà il benvenuto a Cristian Chivu come nuovo allenatore della Prima Squadra. Il tecnico ha firmato un contratto fino al 30 giugno 2027 con il Club nerazzurro.
L’Inter apre così un nuovo capitolo della propria storia tecnica. Dopo l’addio di Simone Inzaghi, il club nerazzurro ha scelto, infatti, di affidare a Cristian Chivu le redini della prima squadra. L’ex difensore rumeno, già protagonista con la maglia nerazzurra da calciatore e vincitore del storico Triplete nel 2010, ha firmato un contratto da 2,5 milioni di euro a stagione, che lo legherà al club fino a giugno 2027.
La benedizione del suo capitano
Un ritorno, quello di Chivu, fortemente voluto dalla società che, una volta tramontata la pista Fabregas, ha scelto di affidarsi a un uomo di casa per ripartire con ambizione e identità. Così come confermato anche dal vice presidente Javier Zanetti: “Un allenatore che abbiamo scelto, di cui siamo convinti. Conosce l’ambiente, è interista. Ci sono tutti i presupposti per fare bene, faremo sicuramente un grande lavoro insieme.”
Dalla panchina della Primavera al grande ritorno
Dopo l’esperienza positiva sulla panchina del Parma, conclusa con una salvezza (tutt’altro che scontata al suo arrivo) e prestazioni convincenti, Cristian Chivu rientra nel mondo nerazzurro, questa volta con il ruolo più prestigioso. Il suo legame con l’Inter è profondo, nato da calciatore e proseguito da tecnico del settore giovanile, con lo scudetto Primavera vinto nel 2022. Una storia che sembrava destinata a proseguire in Serie C sulla panchina del nuovo progetto Inter under 23, prima della chiamata dei ducali.
Il destino ha trovato comunque il modo di fare il suo corso ed ecco il celere e inaspettato ritorno, un incontro lampo ma risolutivo con la dirigenza: presentazione del progetto, accordo biennale e grande intesa tra le parti. Nella giornata di lunedì 9 giugno il raduno ad Appiano con il rumeno che ha condotto il suo primo allenamento mentre nella giornata di mercoledì 11 è in programma la partenza destinazione USA. Immediato il primo impegno di prestigio: guidare l’Inter al Mondiale per Club, dove i nerazzurri esordiranno contro il Monterrey. Il ritorno di Chivu rappresenta una scelta di continuità ma anche di scommessa: su un uomo che conosce l’ambiente, ha fatto esperienza e ora è chiamato a dimostrare di saper gestire le pressioni dell’élite calcistica.

Le sue prime parole
Emozionato per il suo ritorno in nerazzurro, queste sono state le prime parole di Chivu da allenatore della prima squadra: “Sono onorato per l’incarico che mi è stato affidato. Ho la stessa passione e ambizione di quella che avevo prima e la trasmetterò anche alla squadra perchè fare quello che una squadra come l’Inter deve fare: arrivare fino in fino e lottare per i trofei. Siamo pronti a tutti. Ora la prima cosa da fare è terminare questa stagione. Dobbiamo avere ambizione e passione per ottenere dei risultati. Ora ci concentriamo sul Mondiale per Club dove dobbiamo cercare di arrivare in fondo e vincere in trofeo.
Gruppo, senso di appartenenza, ambizione e passione sono le cose che danno fiducia e autostima. Sono elementi fondamentali.”
Come giocherà l’Inter di Chivu? Modulo, identità e spazio ai giovani
L’ex difensore non è solo una figura carismatica e vicina al mondo della Beneamata, bensì un tecnico con una precisa idea di calcio. Fin dai tempi della Primavera ha lavorato sulla crescita tecnica e mentale dei suoi giocatori, favorendo moduli offensivi come il 4-3-3 ma dimostrandosi flessibile a seconda dei contesti. Anche a Parma, con una rosa in difficoltà, è riuscito ad adattarsi per ottenere risultati, sfoggiando talvolta il 3-5-2 tanto caro all’Inter del recente passato.
Molti volti noti nello staff del nuovo allenatore nerazzurro
Il nuovo allenatore dell’Inter è quindi pronto ad affrontare la sfida più difficile della sua sin qui breve carriera da tecnico ma lo farà con uno staff pieno di volti noti. Il gruppo dei suoi collaboratori è in via di definizione ma questi sono i primi nomi emersi. Al suo fianco, come vice, ci sarà Kolarov che torna a tre anni di distanza dalla sua esperienza nerazzurra. Un uomo che quindi conosce giò il mondo Inter ma non solo perchè come preparatore atletico riecco Rapetti già interista nella magnifica annata del triplete firmato José Mourinho che sarà affiancato da Fanchini. I collaboratori tecnici del nuovo mister saranno saranno Cecchi e l’ex centrocampista di Sampdoria e, per l’appunto, Inter Angelo Palombo. Ai portieri invece ci penserà Spinelli che sarà coadiuvato da un altro ex storico della rosa nerazzurra: Orlandoni.
Un’eredità pesantissima
Ora a Chivu toccherà ereditare una squadra abituata a giocare con il 3-5-2 che ne esalta le caratteristiche dei singoli, e dovrà valutare se confermare gli schemi collaudati oppure imprimere un nuovo stile. Si tratta di un’ eredità pesantissima per il giovane allenatore rumeno e molto dipenderà dal mercato, che potrebbe modificare a sua volta gli equilibri: gli arrivi di profili come Sucic e Luis Henrique aprono già ad alcune nuove possibilità. L’idea di massima in casa Inter, quindi, è quella di procedere sulla strada della continuità, senza strappi, con una figura in grado di sposare la filosofia di sostenibilità di Oaktree, che passa inevitabilmente dal campo con il ringiovanimento della rosa e la valorizzazione del proprio materiale tecnico.
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