Gerry Cardinale

A seguito delle continue notizie sul futuro dello stadio delle due milanesi, dalla parte dei rossoneri, Gerry Cardinale si fa sentire. Il padron del diavolo al Financial Times afferma: “L’Inter pensa al proprio futuro, noi a cos’è meglio per noi”. Proprio da quest’ultimo intervento per il noto programma, si nota la posizione di distacco dei due club, entrambi intenzionati a lasciare il campo del Meazza.

Durante la quinta edizione del “The business of Football Summit”, Cardinale risponde e chiarisce la situazione del suo club in merito al destino del Meazza: “Stiamo valutando diversi siti per costruire il nuovo stadio, inclusa un’area vicino a San siro, per capire cos’è possibile fare– continua- lo stiamo facendo insieme al Municipio di Milano e alla Regione Lombardia”. “ Sono un grande sostenitore dell’essere indipendenti, ma al momento non c’è niente che escludiamo a prescindere. Però sai, penso che l’Inter al momento stia pensando a quello che sarà il loro futuro e noi ci concentriamo sul nostro e quale può essere la migliore soluzione per noi”.

Cardinale sul fondo Elliott

Inoltre tratta anche sul discusso argomento del fondo Elliott. “Ho grande rispetto per i Singer, non li conoscevo prima. Sono rimasto impressionato per quello che hanno fatto in quattro anni, anche perché non avevano esperienza nello sport. Sono uno dei fondi più strutturati nel mondo. Uno dei punti del business plan è la continuità con Elliott, RedBird ha il 100% delle quote. Per andare avanti e arrivare al prossimo step abbiamo preso due top manager che arrivano da Elliott ma che si sono offerti loro alzando la mano e parlo di Furlani, che sostituisce Ivan Gazidis che ha fatto grande lavoro, come AD e di Cocirio come CFO. Non è qualcosa che mi riguarda, ho manager talentuosi intorno a me. Ci sono persone che arrivano nello sport a pistole spianate. Non dico a Pioli chi mettere in campo. Non è “rocket science”, non curiamo il cancro, ma bisogna fare le cose per bene. Noi sfruttiamo i dati, credo che il modo in cui li usiamo sia diverso dal solito. Si tratta di efficienza in termini di gol, e di come i giocatori si posizionano per aumentare il loro impatto sulle possibilità di fare gol”.

La conferma dopo l’incontro con il sindaco di Milano e la regione Lombardia

La notizia dell’addio da San Siro arriva imperterrita dopo l’incontro effettuato con il sindaco di Milano, Beppe Sala, e il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana. “San Siro è stato costruito nel 1926 e ristrutturato nel corso degli anni. Voglio dire che vogliamo che il Milan e la Serie A tornino ai livelli top, dove io credo che meritino di stare, bisogna fare un debrief a 360 gradi. E per tornare al top c’è bisogno delle infrastrutture. Voglio dare ai nostri tifosi un prodotto al top. Vedremo se riusciremo a trovare la giusta opportunità. Deve però funzionare per i tifosi, per l’Amministrazione del Comune di Milano e per la Regione Lombardia, per la Serie A, oltre che per noi”.

Cardinale e la superlega

Oltre ai numerosi interventi avvenuti nella quinta puntata, Cardinale argomenta sulla questione della SuperLega e dice: “Il progetto è fallito e non c’è motivo di parlarne. Il punto è che bisogna però capire il perché era stato proposto, c’è una divergenza tra Inghilterra e il resto dell’Europa. La Superlega era stata strutturata male ma mettere equilibrio competitivo è una cosa giusta. Io voglio che tutta Serie A sia competitiva, la domanda è come farlo: se la Serie A mette le sue cose in ordine insieme a Liga e Ligue 1 può collaborare per fare cose per bene”.

Sembra dunque che la decisione sia stata già presa e assimilata anche dagli stessi tifosi. Il dubbio resta nel luogo della costruzione, ma soprattutto sui tempi del lavoro. Sicuramente uno stadio di proprietà potrebbe portare miglioramenti, nonostante ci sia da dire che San Siro ha una capienza di circa 80 mila spettatori. Dunque chissà la nuova “Casa dei tifosi” quanti tifosi riuscirà ad accogliere ?

Entra a far parte del nostro gruppo telegram cliccando qui!

Clicca qui per restare aggiornato sulle ultime novità di calciomercato