Pesante vittoria dell’Inter che si impone sullo Spezia ottenendo la terza vittoria consecutiva e mandando un forte segnale ai cugini rossoneri in vista del derby di Coppa di martedì e della volata finale in campionato. Una partita in cui si è evidenziata la crescita dei neroazzurri anche sul piano del gioco, ma nella quale non sono mancati momenti complicati in cui gli uomini di Inzaghi si sono mostrati in grado di saper soffrire. In rete Brozovic, che ha trovato la prima rete stagionale in campionato, Lautaro che si è sbloccato dopo un lungo digiuno e Sanchez a chiudere definitivamente il match dopo la rete di Maggiore che l’aveva riaperta. Ecco le pagelle di Marco Barzaghi:
HANDANOVIC 6.5: Incolpevole in occasione del gol, per il resto non viene impegnato molto dallo Spezia che non calcia quasi mai in porta. Attento nell’uscita bassa su Gyasi ad inizio primo tempo, nella principale occasione spezzina.
D’AMBROSIO 7: Ennesima prestazione convincente del 33 interista a conferma della sua enorme affidabilità e costanza. Suo l’assist di testa per Brozovic sullo 0-1 con uno dei suoi inserimenti che hanno creato scompiglio nell’area bianconera.
SKRINIAR 6.5: Che sia braccetto destro o centrale, ultimamente non ne sbaglia una. Domina nei duelli aerei e ci mette spesso una pezza in numerose occasioni della squadra di Thiago Motta, in particolare su quella di Agudelo nel secondo tempo.
BASTONI 6: Qualche errore di troppo inusuale in fase d’impostazione, tra cui la sanguinosa palla persa al 46’ non sfruttata da Agudelo. Per il resto, però, non manca mai il suo contributo nelle due fasi e dal suo lato Gyasi non sfonda. (Dall’82’, De Vrij: S.V.)
DUMFRIES 6: Tanta corsa ed impegno, ma poca lucidità e concretezza nell’ultimo passaggio e nella finalizzazione. Spreca un’occasione al 69’ su un delizioso invito di Perisic e fatica a mettere in mezzo palloni pericolosi. (Dal 75’, Darmian 6: Finale di partita di ordinaria amministrazione in cui non fa mancare l’intensità di Dumfries.)
BARELLA 6.5: Nel primo tempo fatica a mettersi in luce e rende meglio in fase di non possesso. Nella seconda metà sale in cattedra rivelandosi ritrovato fisicamente e abbinando all’inesauribile corsa tanta qualità ed occasioni create.
BROZOVIC 7.5: Il gol è straordinario, l’azione parte da lui con la sua intuizione per D’Ambrosio e la chiude con un mancino al volo che toglie la ragnatela dall’incrocio. Per il resto, solita partita di ordine e gestione, con lui in campo è tutto più facile per l’Inter.
CALHANOGLU 6.5: Molto attivo nel primo tempo, in cui si rende pericoloso con conclusioni da fuori e calci d’angolo ben battuti. Dialoga in continuazione con le punte e sebbene nel secondo tempo si vede meno, la sua resta un’ottima prestazione. (Dal 75’, VIDAL 6: Entra in un finale di partita in cui non viene chiamato particolarmente in causa e si limita a gestire.)
PERISIC 7: Viene fuori nella ripresa sfiorando il gol al 49’ e mettendo in mezzo dei palloni deliziosi, tra cui l’assist per Lautaro. Nel finale è tra i più freschi e lucidi, motivo per cui Gosens non entra neanche. Se l’esordio da titolare del tedesco può ancora aspettare, la gran parte del merito è del croato.
DZEKO 6: Si nota della stanchezza nel bosniaco che si vede solo quando si abbassa a far salire la squadra, faticando però ad imporsi in area di rigore. Il sacrificio non manca, ma non si rende mai pericoloso. (Dal 60’, LAUTARO 8: La delusione per la mancata titolarità si tramuta in rabbia e grinta che porta il Toro a determinare il match con una rete da numero 9 puro e l’assist per l’1-3 di Sanchez. Ingresso perfetto che dà segnali convincenti per il finale di stagione.)
CORREA 6: Tanto movimento e creatività sulla trequarti, ma manca nella finalizzazione perdendosi sempre in un tocco di troppo negli ultimi metri che gli impedisce di ritrovare il gol. Ci si può aspettare di più. (Dal 60’, SANCHEZ 7: Anche lui entra con la giusta testa muovendosi tanto e trovandosi in continuazione con Lautaro. Chiude definitivamente il match con un piazzato che risparmia la sofferenza finale ai tifosi interisti.)
INZAGHI 7: Le sorprendenti scelte di formazione si rivelano in gran parte azzeccate. I cambi che potevano sembrare prematuri sono perfetti e determinanti per chiudere la partita. Gestisce la pressione di una partita cruciale senza sbagliare alcuna scelta.