In questo campionato non c’è nulla di scontato e rimonte in classifica come quelle di Inter e Milan avvenute rispettivamente tra novembre e dicembre, e in quest’ultimo mese e mezzo lo dimostrano. Finché dunque non ci sarà la matematica a precludere le possibilità di scudetto ad una delle prime quattro, non ci sarà nulla di chiuso e deciso.
Detto questo, però, per l’Inter non vincere con la Fiorentina e perdere punti sul Milan impegnato a Cagliari, significherebbe ridurre notevolmente le chance scudetto.
Innanzitutto, perché il distacco dal Milan e dal Napoli, nonostante la partita in meno di Bologna per la quale in settimana sembrerebbe essersi indirizzati verso il 27/4 per la data del recupero, inizierebbe a farsi significativo, e soprattutto perché alla prossima c’è la Juve ad aspettare la squadra di Inzaghi. Insomma, sebbene l’avversario sia tosto, l’imperativo per questa partita è la vittoria, per non far scappare le avversarie ed arrivare al meglio nonostante la sosta nazionali al derby d’Italia.
Come detto, l’avversario è decisamente ostico, la Fiorentina di Italiano è tra le rivelazioni di questa stagione e nella sfida d’andata ha mandato in seria difficoltà i neroazzurri che per portarsi a casa i 3 punti dovettero sudarsela fino all’ultimo, soprattutto nel primo tempo che fu tra i peggiori della stagione.
I gigliati, nonostante l’addio di Vlahovic a gennaio, hanno avuto la bravura di dare continuità alla loro grande prima parte di stagione avendo ora l’opportunità di giocarsi un posto in Europa. Nel match d’andata, la Viola mandò in grande difficoltà l’Inter con la sua pressione alta che bloccò le uscite dal basso, specialmente nel primo tempo che non a caso si chiuse sull’1-0 a favore della Fiorentina.
La bravura della squadra d’Inzaghi stette nel saper sfruttare il calo fisico dei fiorentini nel secondo tempo ribaltandola con i gol di Darmian, Dzeko e Perisic.
Anche alla luce delle difficoltà dell’Inter emerse nell’ultima partita con il Torino in cui ha faticato a costruire il gioco dal basso e ad oltrepassare la pressione granata, è presumibile aspettarsi una Fiorentina simile a quella vista nella sfida di settembre, che vada quindi a prendere l’avversario nella propria metà campo bloccando le uscite.
Da questo punto di vista la continua assenza di Brozovic, senza il quale i nerazzurri hanno ottenuto in questa stagione 2 pareggi (Tra cui quello arrivato nei 90’ di Coppa Italia con l’Empoli, partita poi vinta ai supplementari) e una sconfitta, resta un incubo.
Il croato fino a giovedì si era allenato a parte, ma oggi pomeriggio ha lasciato Appiano informato che non sarà neanche convocato.
Inzaghi dovrebbe cambiare rispetto a Torino e puntare tutto su Calhanoglu regista, con lui Vidal e Barella.
L’unica assenza certa è quella di De Vrij, che punta a rientrare per il derby d’Italia, e che verrà sostituito da D’Ambrosio.
Per quanto riguarda la formazione, dunque, Inzaghi dovrebbe effettuare delle modifiche alla formazione rispetto a quella scesa in campo con il Toro, a partire dalla difesa dove ci sarà D’Ambrosio invece di De Vrij, con Skriniar flottato al centro.
A sinistra spazio per Perisic, con Dumfries che torna titolare a destra dopo essersi riposato domenica scorsa.
A centrocampo, come detto, Brozovic sostituito da Calhanoglu. In attacco, invece, non sembrerebbero esserci dubbi con Dzeko e Lautaro che oltre a segnare sono chiamati a dare una mano nel far salire la squadra tenendo su palla.
PROBABILI FORMAZIONI:
INTER (3-5-2): Handanovic; D’Ambrosio, Skriniar, Bastoni; Dumfries, Barella, Vidal, Calhanoglu, Perisic; Dzeko, Lautaro; All.Inzaghi.
FIORENTINA (4-3-3): Terracciano; Odriozola, Milenkovic, Igor, Biraghi; Castrovilli, Torreira, Duncan; Gonzalez, Piatek, Sottil; All.Italiano.