Alessandro Bastoni, ministro della difesa dell’Inter e della nazionale Italiana, è considerato dagli analisti del settore e del mercato uno dei migliori difensori del palcoscenico Europeo e dopo le ultime prestazioni nei big match di Champions League il suo valore è cresciuto in maniera esponenziale raggiungendo il primato di difensore più costoso del mondo a pari merito con Saliba.
Il ventiseienne difensore mancino, dopo la meravigliosa vittoria ottenuta ai quarti di Champions League contro il Bayern Monaco, racconta in una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport le sue emozioni post gara, il suo punto di vista sul gruppo squadra e tanti altri spunti interessanti su cui soffermarsi con particolare attenzione.
Sul post gara vittorioso contro i tedeschi:
Dopo il match chiudere occhio per Bastoni e compagni è stato difficile, tanta l’adrenalina per la serata vissuta. Una notte che rimarrà per sempre nella sua testa e dove la realtà ha superato i sogni:
“Dopo la partita non ho dormito molto, avevo l’adrenalina a mille ma queste notti insonni si vivono molto volentieri. Non ho sognato nulla ma c’era poco da sognare: la realtà era bellissima di suo, mi sono concentrato soltanto su quella”.
Il difensore nerazzurro ha raccontato l’immagine che per lui racchiude questo quarto di finale. Un momento tra andata e ritorno che ha per il ragazzo segnato lo scontro:
“Il gol del 2 a 1 dell’andata quando l’inerzia era tutta per loro. Soprattutto dal punto di vista psicologico, è stato un segnale forte: l’1 a 1 non ci bastava e credo che il Bayern questa cosa l’abbia capita e un po’ subita”.
Sull’armonia e la forza del gruppo:
L’Inter prima di tutto è gruppo, famiglia. Si rema tutti nella stessa direzione ed è da questo che arrivano e nascono i risultati. Una squadra speciale che ha grande qualità ed è capace di soffrire insieme per raggiungere l’obiettivo, così come sottolineato dal numero 95 nerazzurro:
“C’è grande qualità, grande tecnica. Il Bayern ci ha pressato tanto ma insieme sia all’andata che al ritorno siamo usciti sempre alla grande con la palla, creando problemi a una squadra eccezionale. C’è la voglia di soffrire tutti insieme, attaccanti compresi, ma pure bel gioco”.
La squadra di viale della Liberazione grazie alla forza de gruppo e al carattere è ora tra le 4 migliori d’Europa ed è proprio l’essere squadra che forse è l’elemento che maggiormente la differenzia dalle altre pretendenti al titolo di campioni d’Europa.
“A differenza degli altri club sappiamo giocare in più modi ma soprattutto quello che mi sento di dire è che a livello individuale siamo inferiori alle altre tre semifinaliste, ma a livello di squadra possiamo batterle tutte.”
Sulla stanchezza e il turnover:
La stagione sta mettendo a grande prova i calciatori dell’Inter che stanno affrontando innumerevoli partite, le competizioni sono tante e non c’è mai il tempo di rifiatare. Fondamentale diventa quindi il turnover.
Bastoni dall’inizio della stagione ha già giocato 54 partite ma ancora non è finita.
La stanchezza c’è ma anche la voglia di fare bene e non mollare.
In questo contesto diventa sempre più importante la rotazione così da avere il tempo di rifiatare e riacquistare le energie. Inzaghi è un mago su questo e non guarda in faccia nessuno, parola di Bastoni:
“Il turnover è necessario, lo abbiamo capito tutti perché giocare al massimo ogni 3 giorni una gara decisiva è semplicemente impossibile. Inzaghi non guarda in faccia nessuno nelle rotazioni e questa mentalità ci ha portato qui dove siamo. La stanchezza si sente ma più si gioca e più ci si esalta. A inizio stagione avremmo firmato per essere in Semifinale di Champions League e Coppa Italia e primi in campionato. Certo la fatica si sente, ma è così bello scegliere di non scegliere. Ce lo siamo detti all’inizio dell’anno, volevamo provarci in tutto”.
Sul prossimo impegno di campionato a Bologna
Superato il Bayern la testa torna al campionato dove i nerazzurri si troveranno di fronte il Bologna di Italiano, una partita che negli ultimi anni evoca brutti ricordi per l’Inter ma Bastoni e compagni hanno entusiasmo:
“Andiamo lì con entusiasmo, ma va messa anche grande attenzione perché sono una squadra forte e fisica. Sarà dura, molto dura. Sappiamo di avere brutti ricordi ma al di là del passato, loro hanno dimostrato in lungo e in largo di valere nei piani alti della classifica”
Infine si conclude con un focus su Inzaghi
In conclusione Bastoni non poteva esimersi da esprimere parole al miele per il suo allenatore, la sua forza principale è quella di essere in tutto e per tutto parte del gruppo:
“Riesce a essere a tutti gli effetti uno di noi: quando lo vedete entrare in campo, sbraitare, quelli per noi sono segnali forti che ci aiutano. Ce lo dimostra ogni giorno anche in allenamento. Ha una passione, una grinta, un entusiasmo contagiosi. Quando sei un po’ più stanco o arrabbiato, lui butta quella battuta lì che stempera le cose”.
La speranza per il popolo nerazzurro è che Bastoni e Co. possano proseguire il cammino in tutte le competizioni per continuare a sognare.
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