Atalanta

Due a uno per gli orobici che blindano il terzo posto, rammarico per i capitolini che non sono più i responsabili del proprio destino. Partita bella, giocata da due squadre in ottima salute, con tanti valori tecnici e enormi stimoli motivazionali. Segna subito l’Atalanta con l’indiavolato Lookman, pareggia l’ex Cristante e la decide il giovane Sulemana. 

Giallorossi privi di supporters

Per questa partita i tifosi della Roma non potevano essere presenti allo stadio a causa del divieto di trasferta imposto dalle autorità. Le due società hanno deciso di destinare il settore ospiti a iniziative sociali e no profit.  Sono presenti 113 persone dell’Associazione Italiana Persone Down e circa 700 bambini, con i relativi accompagnatori, appartenenti a società sportive di Bergamo e provincia affiliate al progetto Dea Academy. 

Ardore tutto nerazzurro 

La Juventus dopo aver pensato a Tomori sarebbe pronto a strappare un obiettivo di mercato al Milan per la difesa: Cristhian Mosquera

Gasperini ha il polso dei suoi ragazzi e capisce che può permettersi ben tre giocatori offensivi, come De Ketelare, Lookman e Retegui. Il mister romano non si intimorisce e schiera due attaccanti come Shomurodov e Dovbyk, assecondati dall’estro tutto sudamericano di Matias Soulè. La prima mezzora la squadra nerazzurra è un’onda straripante, potrebbe segnare in ogni ripartenza, ma conclude in rete solo una volta con una girata di Lookman. I giallorossi, mai così in difficoltà in quest’ultimo periodo, si salvano per i gravi errori sottoporta degli attaccanti orobici e per belle parate del forte, anzi fortissimo portiere Svilar. 

Soulè pennella, l’ex Cristante ringrazia 

Gli uomini del presidente Percassi continuano a premere, grazie ad un Lookman praticamente immarcabile. La doccia fredda che gela lo stadio ed il clan nerazzurro, è data dal colpo di testa in area di Cristante, che spinge in rete un assist delizioso di Soulè. L’ardore atalantino, si placa dopo il gol del pareggio romanista, e Gasperini, con gesti da grande direttore d’orchestra, riporta calma e ordine tra i suoi undici. Il primo tempo finisce con la Roma che sfiora per altre due volte l’inatteso vantaggio. 

Secondo tempo con prudenza 

Le squadre rientrano e abbassano il ritmo entrambe. Gli orobici sono più attenti alle marcature sui tre attaccanti capitolini, che danno tanto lavoro e attenzione ai propri difensori. L’unico brivido lo dà un rigore assegnato da Simone Sozza, ma giustamente revocato dopo il richiamo del Var, per un presunto fallo di Pasalic sul tuttocampista Konè.  

Gasp azzecca i cambi 

Il mister atalantino, tra i candidati per la panchina giallorossa, cambia De Katelare e Pasalic inserendo Samardzic, ma soprattutto Ibrahim Sulemana. E’ proprio il giovane ghanese a portare in vantaggio la squadra di casa, con un bellissimo tiro fuori area. La Roma tenta di riportarsi in parità, ma le sue azioni non ripetono l’intensità e la forza mostrate nel primo tempo.

Atalanta: Champions conquistata

Finisce con il popolo orobico che festeggia la sua squadra per il traguardo raggiunto, ma con un po’ di amaro in bocca per la possibilità di lottare per qualche trofeo. Dalla parte Romanista resta tanto rammarico, ma termina il match con tanto orgoglio e consapevole che può ancora lottare per il grande traguardo. 

Mister Ranieri furioso per il rigore annullato e l’intervento del Var” Il Var non doveva intervenire, Pasalic si pianta e tocca Konè con il ginocchio, si cambia metodica una domenica sì e una no” Luca Marelli interviene ribadendo che non c’è contatto, al quel punto Ranieri saluta e infuriato và via convinto delle proprie ragioni. Dopo la sfuriata il tecnico romano si lascia andare ad una battuta su Sulemana:”lo scorso anno a Cagliari gli dicevo sempre di tirare di più.” Gian Piero Gasperini è raggiante, ma non si sbottona per il suo futuro. Sull’autore del gol vittoria afferma” Sulemana è un ragazzo positivo ed educato, ha giocato poco, probabilmente il suo allenatore ci ha capito poco su di lui. Il traguardo raggiunto è forse il massimo per questa squadra, anche se per un periodo abbiamo lottato per i primissimi posti. Orgogliosi anche per il percorso Champions, arrivando noni su tanti club di altissimo livello.”

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